giovedì 22 luglio 2010

Infiltrazioni camorristiche nella ricostruzione dell’Aquila, la reazione della Alfieri


La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti: “Posso dire con franchezza che siamo di fronte ad una non notizia poiché tutti sapevamo. Si vada fino in fondo e si facciano i nomi degli imprenditori aquilani coinvolti”

L'Aquila – La Guardia di Finanza ha arrestato sei persone appartenenti al clan dei Casalesi ree di aver tentato di mettere le mani su alcuni appalti per la ricostruzione dell’Aquila. L’operazione denominata “untouchable” è scattata a seguito di un lungo periodo di intercettazioni dalle quali è emerso con chiarezza come gli arrestati disponessero l’invio di denaro necessario a finanziare le imprese che venivano poi costituite all’Aquila per loro conto, e attraverso le quali si aggiudicavano i lavori per la ricostruzione. “Posso dire con molta franchezza – ha detto Concetta Alfieri, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti – che stiamo parlando di una non notizia visto che da tempo si sapeva delle infiltrazioni della camorra nella ricostruzione aquilana. Grazie al lavoro svolto dai finanzieri, però, ora il problema sta venendo a galla in tutta la sua gravità, abbiamo i primi arrestati e stanno emergendo anche pesanti coinvolgimenti di costruttori aquilani che hanno fatto affari con persone appartenenti al clan dei Casalesi.”
L’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha visto impegnati circa 500 militari e ha portato al sequestro di 21 società, 118 immobili ed altri beni per un valore complessivo di 100 milioni di euro. “Senza intercettazioni – ha proseguito l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – l’operazione messa in atto con successo della Guardia di Finanza non sarebbe stata possibile. Mi auguro che questa vicenda possa essere di monito per il governo che sta cercando caparbiamente di far approvare da tempo il disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche, per limitarle e circoscriverle nel tempo e nei modi. Questa è la riprova della loro importanza e di quanto esse siano determinati ai fine delle indagini messe in atto dalle forze di polizia”.

giovedì 8 luglio 2010

Terremotati aquilani manganellati, dura reazione dell’Italia dei Diritti


Il Vicepresidente del movimento Roberto Soldà:”Dobbiamo ricostruire anche il tessuto sociale”. Per il responsabile per l’Abruzzo, Emiliano D’Alessandro”ormai siamo in dittatura”

Succede in un paese democratico. Succede in un paese democratico che 5mila terremotati a distanza di un anno manifestino il loro disagio per una ricostruzione fatta solo di carta, e vengano caricati dalle forze dell’ordine.
Succede in un paese democratico che il Premier al quale sono venuti in così tanti a chiedere aiuto preferisca barricarsi presso la sede della Presidenza del Consiglio, piuttosto che spendere parole di impegno.
“Se non fosse una situazione autenticamente drammatica, ma drammatica veramente, ci sarebbe da ridere. Terremotati costretti a manifestare in migliaia, in pieno luglio, per una ricostruzione soltanto millantata – tuona Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti – c’è un’altra, amara verità. Il tessuto sociale e quello economico non sono stati ricostruiti. Affatto”.
Il bilancio di una manifestazione nata pacifica e finita tra i posti di blocco parla di due feriti – uno manganellato alla testa e col volto coperto di sangue, medicato in un bar – e momenti di tensione.
“Non c’erano mica i black block abruzzesi, alla manifestazione – commenta duro il responsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, Emiliano D’Alessandro – c’erano le famiglie, i bambini, gli anziani. Siamo di fronte ad una dittatura, che reprime il dissenso sul suo operato rosicchiando le parti vere e democratiche del paese”.

Tema della manifestazione: ricostruzione e tasse. Gli aquilani hanno ripreso a pagare mutui e imposte. Fino a ieri era previsto che il recupero dei tributi congelati avvenisse in 5 anni, a partire da gennaio. Tradotto, vuol dire che un operaio de l’Aquila, terremotato, con salario di mille euro al mese, si deve aspettare una busta paga mensile più leggera di quasi 300 euro. In serata Gianni Letta fa sapere che un emendamento alla Finanziaria provvederà ad un recupero più dilazionato, in 10 anni.
“Non è con le briciole che si nutre un tessuto socio – economico distrutto – riprende il vicepresidente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ma con provvedimenti seri e capillari, altrimenti avremo ricadute occupazionali enormi”.
Altrettanto critico D’Alessandro:”Il Governo stanzia milioni di euro per non meglio precisate necessità di riarmamento. Però non ha risorse per i bisogni veri dei cittadini. Anzi, le chiede a loro”.

venerdì 2 luglio 2010

L’Italia dei Diritti appoggia manifestazione per l’Abruzzo a Roma


Barbara Del Fallo, viceresponsabile abruzzese del movimento: “Piazza Venezia sarà gremita di persone che alzeranno la voce contro le promesse mai mantenute della classe politica”


L’Aquila – “Come movimento a sostegno dei cittadini e contro ogni sopruso commesso, spingeremo affinché il messaggio di aiuto del comitato cittadino 3e32 possa essere diffuso. La piazza sarà gremita di persone che alzeranno la voce contro le promesse mai concretamente mantenute dalla nostra classe politica”. Le parole della viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, Barbara Del Fallo, esprimono entusiasmo per la manifestazione organizzata dalla rete cittadina aquilana 3e32 che si terrà in Piazza Venezia a Roma, il giorno 7 luglio alle ore 10.00. Sventolando i colori nero, in segno di lutto, e verde come simbolo della speranza, il comitato aquilano e l’Italia dei Diritti sperano nella partecipazione di molti affinché l’Sos lanciato per la ricostruzione dell’Aquila e dei borghi devastati dal terremoto, venga accolto.
‘Io sto con L’Aquila’ sarà il grido di battaglia di tutti manifestanti che scenderanno in piazza, reclamando maggiori garanzie per i lavoratori disoccupati, cassintegrati e precari, la sospensione delle tasse per almeno 5 anni e la restituzione delle stesse senza interessi, il congelamento di mutui e prestiti, e misure più efficaci in grado di far ripartire le attività economiche e commerciali.
“Conosco personalmente le iniziative a cadenza settimanale promosse dal comitato 3e32, e non posso non appoggiarle – afferma l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –. Queste aggregazioni volontarie cercano di vigilare, attraverso convegni, manifestazioni ed eventi culturali, sull’operato dell’attuale classe politica, caratterizzato da una evidente negligenza e da una costante corruzione dell’opinione pubblica. I problemi degli abruzzesi vengono taciuti o comunque veicolati a favore dei governanti. I principali organi di stampa nazionali e locali non sono certo d’ausilio a divulgare la realtà in questione. Spetta a noi cittadini alzare la voce – conclude la Del Fallo –, e qualcuno, finalmente, dovrà rispondere”.