mercoledì 10 novembre 2010

Berlusconi all’Aquila senza gli Aquilani, parla Barbara Del Fallo


La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti: “Una passerella elettorale”

L’Aquila – Il ritorno all’ Aquila dopo nove mesi di Silvio Berlusconi suscita polemiche e interrogativi. Intervenuto alla premiazione di forze dell’ordine e associazioni per il loro impegno nel dopo - terremoto, il Presidente del Consiglio non ha incontrato i cittadini evitando anche un confronto con i sindaci dei luoghi colpiti dal sisma , sindaco dell’ Aquila Cialente in testa, che chiedono ancora cosa ne sarà di loro.
“La situazione politica nazionale ha suggerito a Silvio Berlusconi di ritorno dal Veneto, una deviazione elettorale all’Aquila – ha dichiarato Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti –, la ricostruzione del capoluogo abruzzese e dei paesi limitrofi è ancora a livelli embrionali e i cittadini protestano ogni giorno senza che politici nazionali e organi di stampa diano loro ascolto. Il fatto che il Presidente del Consiglio non abbia voluto incontrare i politici locali evidenzia la povertà o forse l’inesistenza di risposte da poter o voler dare ”.

Concludendo, l’esponente regionale del movimento guidato da Antonello De Pierro ribadisce: “Nonostante una situazione insostenibile a livello sociale ed economico il capo del governo tace sull’emergenza ancora in atto in Abruzzo ed esorta i cittadini italiani al pagamento delle tasse, ma farlo all’Aquila, dove i cittadini sono ancora spaesati e molti senza casa né lavoro risulta alquanto triste e disonesto”.

venerdì 5 novembre 2010

Imprese post-terremoto aquilano colluse con ‘ndrangheta, l’ira della Del Fallo


La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti: “È la storia italiana che si ripete. L’omertà ha nascosto problemi nell’edilizia già precedenti alla catastrofe”

La Procura distrettuale antimafia del capoluogo abruzzese ha interrotto l’attività di tre ditte edilizie impegnate nella ricostruzione post-terremoto, presumibilmente collegate alla ‘ndrangheta. “Le infiltrazioni mafiose erano prevedibili – ha dichiarato Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti –, in quanto era chiaro che l’accaduto avrebbe attirato l’interesse dell’edilizia nazionale, ma non è un problema di oggi. La stessa catastrofe è senza dubbio imputabile a responsabilità soggettive e all’omertà dilagante negli uffici preposti, poiché alcuni edifici non sarebbero nemmeno dovuti crollare”.

Delle aziende implicate, due sarebbero settentrionali e una del Sud, quella che al momento risulterebbe maggiormente coinvolta. Osserva la Del Fallo: “Saviano docet: le infiltrazioni mafiose nel ‘settore del mattone’ ci sono sempre state. Le macerie aquilane sono il risultato di un lavoro che nasce nelle mani delle organizzazioni di stampo criminale. L’accaduto è l’effetto di una situazione degradante che gli stessi media hanno sempre taciuto”.

Concludendo, l’esponente regionale del movimento guidato da Antonello De Pierro ribadisce: “La storia italiana ci insegna che la speculazione edilizia e la corruzione sono caratteristiche del nostro Paese e tutti avrebbero dovuto essere più vigili e denunciare precedentemente queste gravi vicende per evitare ciò che poi si è verificato. Ora si parla del post-terremoto, ma la realtà è che quello a cui stiamo assistendo oggi non è altro che la reiterazione di una cattiva abitudine italiana”.