giovedì 25 febbraio 2010

Sevel nega cassa integrazione ad operai abruzzesi, la Alfieri indignata


La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti: “Lo stop alla produzione non dipende dai lavoratori, ingiusto che siano loro a rimetterci”


“E’ assurdo che dopo quasi un anno si parla ancora di riedificazione, sono fermamente contraria alla politica del presidente della Regione Abruzzo Chiodi, ora anche nuovo Commissario Acta per la ricostruzione, perché fino ad ora è stato fatto troppo poco, si lavori per fornire soluzioni concrete e immediate per i problemi dei cittadini, soprattutto in tema di occupazione visto che secondo un’indagine della UIL l’Abruzzo è al secondo posto nella scala nazionale per la per perdita di posti di lavoro”. Queste le prime parole della viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti Concetta Alfieri in merito alla critica situazione descritta dalla UIL nel terzo rapporto su ‘Il disagio occupazionale nel paese’. Spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Nell’azienda Sevel che produce furgoni Fiat ci sono molti cassaintegrati. La produzione sembra essere ricominciata ma ci sono state delle sospensioni in alcuni giorni e gli operai sono rimasti inattivi perché non arrivavano pezzi poiché pare che la Sevel sia insolvente verso alcuni fornitori. Ma la cosa più grave è che per queste interruzioni l’azienda non farà ricorso alla cassa integrazione: ai lavoratori verranno scalate le ore dai permessi mentre quelli che non ne hanno più a disposizione non verranno pagati. Ovviamente i dipendenti non ci stanno. La Sevel – conclude la Alfieri - dovrebbe garantire a tutti la cassa integrazione. Se le assenze e lo stop alla produzione non dipendono da loro non è giusto che ci rimettano i lavoratori. Tutto ciò non deriva né dagli operai, né dalla crisi, il governo regionale faccia qualcosa di concreto per risolvere questi problemi”.

Fondi Sociali Europei per l’Abruzzo al vento, l’ira della Del Fallo


La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Soldi preziosi inutilizzati danneggiano in modo irreversibile la condizione economica di una regione già in deficit per terremoto, scandali e crisi occupazionale”


“Il problema è che se soldi così indispensabili all’Abruzzo non sono stati spesi ciò è sinonimo del fatto che con molta probabilità i beneficiari di questi interventi, che presumibilmente vengono scelti a tavolino, questa volta non sono stati individuati con prontezza da quelle cariche istituzionali e politiche che ormai usano questi strumenti subdoli e deficitari per professione”. Questo il primo amaro commento della viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti Barbara Del Fallo alla notizia che, dei 317 milioni di euro di Fondi Sociali Europei a disposizione della regione per il periodo 2007-2013, ne sono stati spesi solo una cifra pari al 5 per cento e ciò che è peggio è che il tempo per poterne usufruire sta per scadere. Prosegue indignata l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Il fatto che il restante 95 per cento della somma non sia stato usato danneggia fortemente in modo irreversibile, data la situazione politico-sociale e lavorativa della regione, la condizione economica già in forte deficit in conseguenza agli scandali finanziari legati al settore sanitario, al disastro economico causato dal terremoto e in seguito soprattutto alla crisi occupazionale che di giorno in giorno mette in ginocchio la forza-lavoro regionale. I nostri politicanti – conclude stizzita la Del Fallo - farebbero bene a ricordarsi almeno ogni tanto non di rinsaldare le proprie tasche ma di utilizzare questi fondi che per loro sono superflui, vista la posizione economica raggiunta, per creare nuovi posti di lavoro che sono - e qualcuno glielo dovrebbe ricordare se loro sono così ‘smemorati’ - il motore economico essenziale per garantire la sopravvivenza e la crescita di ogni società civile”.

martedì 23 febbraio 2010

Ricostruzione all’Aquila a imprese non abruzzesi, lo sdegno di D’Alessandro



Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Occorre fare chiarezza sulle gare d’appalto e appurare come è stato possibile scartare i lavoratori edili locali”

“Sarebbe interessante sapere come sono avvenute le gare d’appalto relative ai lavori nel capoluogo abruzzese, anche alla luce delle vicende recenti che hanno coinvolto la Protezione Civile. Da parte mia c’è profondo sdegno per la poca attenzione rivolta a queste situazioni dell’Abruzzo. Mi chiedo se si tratti di totale assenza di controllo oppure se c’è una volontà precisa, magari a vantaggio dei soliti noti. La mia vuole essere una denuncia sulla denuncia”. È quanto dichiarato dal responsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, Emiliano D’Alessandro, che ha espresso tutto il suo disappunto verso il problema, segnalato dal segretario regionale della Filca Cisl, Pietro Di Natale, in merito all’esplosione della cassa integrazione nel settore edile della provincia aquilana che, a fine 2009, è aumentata del 62%. E così, mentre per il ‘progetto case’ e la ricostruzione le imprese edili non del posto hanno impiegato soprattutto manodopera straniera o proveniente da altre regioni, gli operai aquilani sono a casa e con lo stipendio ridotto.

“Bisogna fare chiarezza su questa vicenda – ammonisce il rappresentante territoriale del movimento capeggiato da Antonello De Pierro –. È necessario indagare sulle varie modalità di acquisizione dei lavori di ristrutturazione e appurare come è stato possibile che i dipendenti edili locali siano stati scartati. Il governo Berlusconi continua a spacciare come grandissima la ricostruzione dell’Aquila, ma poi, se si va a parlare con la cittadinanza, ci si accorge che tutto ciò non è avvenuto e permangono ancora profondi disagi”.

lunedì 22 febbraio 2010

La Alfieri su «Protesta delle chiavi» all’Aquila



La Alfieri su «Protesta delle chiavi» all’Aquila


La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti solidale con la popolazione insorta


“Un grido unanime e compatto scaturito da una situazione intollerabile”. Così Concetta Alfieri, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, commenta la protesta di un migliaio di cittadini aquilani che, dopo aver varcato la zona rossa del capoluogo devastato dal sisma del 6 aprile, ha appeso le chiavi degli appartamenti ancora in fase di ristrutturazione su alcune transenne. Lo sdegno degli abitanti ha assunto poi maggiore concretezza una volta entrati in contatto con una troupe del Tg1 presente per uno speciale, rea di avere in cura solo i risvolti propagandistici sulla tragica vicenda. “L’Aquila è una gemma che stenta a rifiorire per colpa di politiche di recupero a dir poco superficiali. E’ stata vergognosamente abbandonata e – continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - probabilmente verranno abbattuti palazzi storici del centro piuttosto che salvaguardarli attraverso doverosi lavori di ripristino. Non trovo francamente deprecabile neanche la rabbia dei manifestanti, - conclude la Alfieri – alla luce dello scandalo che ha coinvolto la tanto lodata Protezione Civile”.

lunedì 15 febbraio 2010

La protesta degli aquilani, la solidarietà della Del Fallo


La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti: “Siamo al fianco dei cittadini, cui deve essere restituita la dignità”.


L’Aquila, 15 febbraio 2010 - L’Italia dei Diritti esprime sostegno e vicinanza ai cittadini aquilani che al grido di ‘noi non ridevamo quella notte!’ hanno manifestato all’interno della zona rossa in seguito all'episodio, emerso nell’ambito dell'inchiesta sul G8, legato alle risate di sciacalli che hanno visto nel terremoto un affare su cui lucrare. “Sono mesi che il nostro movimento sta tentando di sollevare la problematica relativa alla speculazione nelle opere di ricostruzione”. E’ il commento della viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti Barbara Del Fallo. “Quelle parole - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - pronunciate da un addetto ai lavori, mentre si consumavano tragici eventi, sono vergognose. A questo punto è lecito pensare che già in quel momento c’era chi aveva le mani in pasta. Non dimentichiamo che la devastazione nel capoluogo abruzzese è il frutto di responsabilità soggettive. Le stesse che, temiamo, siano già belle e pronte a riaprire un nuovo e terrificante scenario. Noi – conclude la Del Fallo - restiamo al fianco degli aquilani, lo siamo stati in tutti questi mesi e lo saremo fino a che un minimo di dignità sarà restituita ad una collettività sconvolta e fino a quando, soprattutto, la ragione della coscienza civile prevarrà sugli interessi di parte”.

giovedì 11 febbraio 2010

Accordo per tassa sull’acqua a Pescara, il giudizio di Lea Del Greco


La responsabile dell’Italia dei Diritti per la provincia di Pescara:“Auspico una risoluzione equilibrata rispetto alle trattative in corso”

L’Aquila, 11 febbraio 2010 - “La questione è importante e non va sottovalutata, spero in ulteriori tavoli concertativi al fine di stabilire un accordo che possa garantire il futuro delle aziende abruzzesi”. Lea Del Greco, responsabile dell’Italia dei Diritti per la provincia di Pescara, valuta positivamente il recente incontro tra Provincia e Fai-Cisl della Guizza di Popoli svoltosi per stabilire il canone sull’erogazione delle acque minerali previsto dalla Regione Abruzzo. Come ricorda l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro “la tariffa da applicare all’estradizione delle acque minerali fino a qualche mese fa veniva calcolata in maniera forfettaria”. Con l’emergenza terremoto, si è deciso di rimandare la questione che oggi sembra essere in fase risolutiva. “È importante - continua Lea Del Greco - valutare la necessità della tassa stessa, considerando che sia la Guizza di Popoli sia la Santa Croce di Canistro sono due aziende che hanno subito ingenti danni dovuti al sisma del 6 aprile 2009. Speriamo in una risoluzione equilibrata che non sia solamente un’imposta per ‘riempire le casse regionali’ come la definiscono i sindacati, se così fosse dovrebbero essere eliminati onerosi ed inutili enti a carico della Regione stessa”.

mercoledì 10 febbraio 2010

Impiegata truffa le Poste in Abruzzo, il commento della Del Fallo


La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Servono più controlli nei pubblici uffici”


L’Aquila – “Quanto accaduto conferma come un maggior controllo all’interno di tutti gli uffici pubblici sia doveroso, perché è risaputo che viga un regime di ‘laissez-faire’ che può dar vita a episodi analoghi”. Così Barbara Del Fallo, responsabile per la Regione Abruzzo dell’Italia dei Diritti, commenta l’arresto di una sessantatreenne di Chieti, dipendente di Poste Italiane, che in pochi anni è riuscita a sottrarre oltre 750.000 euro a ignari risparmiatori attraverso un sistema sofisticato che l’impiegata metteva in atto a contabilità chiusa, evitando così di modificare il bilancio di cassa di fine giornata.
Le vittime della frode fortunatamente sono già state risarcite da Poste Italiane, verso cui la responsabile abruzzese del movimento presieduto da Antonello De Pierro esprime il dovuto plauso: “Non posso che essere contenta di quest’azione tempestiva da parte di Poste Italiane – conclude la Del Fallo –, ma credo che si dovrebbe agire a monte con un regime di controllo più capillare, perché aver accumulato un capitale così oneroso significa aver agito indisturbati per anni”.

martedì 9 febbraio 2010

Educazione ambientale tra i banchi di scuola in Abruzzo, il commento di D’Alessandro


Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Imparare a riciclare? Una proposta sicuramente da premiare”

L’Aquila – È di questi giorni l’iniziativa promossa dal Wwf, in collaborazione con il Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti a base di polietilene, Polieco, per portare avanti un progetto mirante a diffondere tra i banchi di scuola un’educazione ambientale sul tema scottante dello smaltimento. Beneficiari dell’impresa i bambini delle scuole dell’infanzia residenti nei comuni delle province dell’Aquila, Pescara e Teramo, colpite dal terremoto.
“Non posso che essere favorevole ad una proposta che porta una maggiore sensibilizzazione su questo tema nel nostro Paese, anche dal punto di vista dei più piccoli” afferma il responsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti Emiliano D’Alessandro.
“Maggiore sensibilità verso questi argomenti e in generale un ritorno ad una più diffusa educazione civica – continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – è la giusta via per poter ricostruire. È però con una punta di sarcasmo che mi viene da pensare che le case distrutte dal sisma hanno creato rifiuti da dover sgomberare: dovremmo forse rispedire i nostri costruttori a scuola?”.

giovedì 4 febbraio 2010

Boom di licenziamenti alla Samputensili di Ortona, l’intervento della Del Fallo


L’Aquila, - “La solidarietà ai lavoratori licenziati da parte delle istituzioni non basta in un momento storico come questo. È troppo semplice esprimere vicinanza a chi si trova all’improvviso in mezzo ad una strada dopo l’accaduto, piuttosto che prevenire disagi di questo genere attraverso adeguati tavoli di concertazione.” Questa la dichiarazione della vice responsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti Barbara Del Fallo, a seguito della decisione del gruppo bolognese Maccaferri di chiudere la fabbrica Samputensili di Ortona il 15 febbraio prossimo mandando a casa 139 dipendenti. Di questi, venti ieri hanno protestato salendo sul tetto dello stabilimento, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. Il sindaco della città Nicola Fratino ha assicurato la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie e l’adozione di misure tempestive per evitare che gli operai perdano il lavoro. “Ribadisco – spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - che i provvedimenti devono essere presi prima e non dopo il manifestarsi del problema ovvero quando purtroppo nella maggior parte dei casi non c’è più nulla da fare. L’Italia dei Diritti – conclude la Del Fallo - auspica che un giorno non lontano si inizi a risolvere i problemi alla fonte e non dalla coda. Solo questa potrebbe essere la politica più idonea, da mettere in atto per occuparsi dei veri problemi dei cittadini”.

mercoledì 3 febbraio 2010

Finanziamenti imprese in Abruzzo, l’opinione della Del Fallo


La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Ci auguriamo che tale iniziativa non resti solo sulla carta e che si parli finalmente di crisi occupazionale”

L’Aquila – “Ci auguriamo che questa iniziativa non resti soltanto sulla carta e che si realizzi secondo i termini stabiliti dal governatore Gianni Chiodi”. Questo il commento di Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, alla notizia del progetto presentato ieri nella sede della Regione dal presidente Gianni Chiodi, dall’assessore alle Politiche Sociali Paolo Gatti e dall’economista Giuseppe Mauro in rappresentanza del Cicas, la task force anticrisi della Regione. Il piano prevede lo stanziamento di venti milioni recuperati dal Fondo Sociale Europeo messi a disposizione per incentivare le imprese e gli studi professionali che assumeranno personale a tempo indeterminato. “I giovani abruzzesi – ha continuato l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - si aspettano che, procedendo in questa direzione, si cominci a parlare finalmente della catastrofe nella quale versano e che nella maggior parte dei casi è messa a tacere per evitare la scomodità dell’argomento. È necessario parlare di crisi occupazionale per una regione che in questo momento rispetto alla altre soffre ancor di più per i recenti fatti che l’hanno coinvolta. Solo con una maggiore responsabilità, ma ripartita in modo migliore, si potrà tornare alla normalità e sperare in una continua crescita”.

martedì 2 febbraio 2010

Proroga esenzione pedaggio sfollati dell’Aquila, parla D’Alessandro



Il responsabile dell’Italia dei Diritti per l’Abruzzo: “Tale provvedimento è un atto dovuto.”

Secondo i dati forniti dal Comune dell'Aquila sono 6252 i cittadini che vivono sulla costa o fuori provincia e che sono costretti a fare i pendolari con il capoluogo abruzzese.
Il governatore della Regione Chiodi ha deciso di prolungare il periodo di esenzione dal pagamento dei pedaggi autostradali per i terremotati; in merito a tale problematica il responsabile dell’Italia dei Diritti per l’Abruzzo, Emiliano D’Alessandro ha dichiarato: “E’naturale prolungare tale periodo; si deve pensare anche a questo aspetto fondamentale del vivere quotidiano.”

D’Alessandro si augura che le autorità e il governo Berlusconi diano “sempre più importanza alle condizioni di vita degli sfollati, che sono ancora in evidente difficoltà” e meno rilevanza agli “spot elettorali che si possono evincere dalle immagini dell’Aquila, che spesso appaiono sulle televisioni di Berlusconi”.