giovedì 17 dicembre 2009

In Abruzzo settore forestale in crisi, parla la Del Fallo



La vice responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Serve maggiore attenzione per tutelare l’ambiente e la potenzialità occupazionale che il settore può garantire”





Aquila – “E’ inquietante che una regione, concepita come uno dei polmoni verdi dell’Italia risenta di una situazione così drammatica per la scarsa ricezione di fondi nel settore”. Queste le parole della vice responsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, Barbara Del Fallo, circa l’allarme lanciato da Moreno D'Anastasio, segretario generale della Uila-Uil (Unione Italiana Lavoratori Agroalimentari) sullo stallo delle risorse economiche destinate al settore forestale.



Negli ultimi tre anni si sono infatti persi oltre mille posti di lavoro e molti altri potrebbero aggiungersi se l’Abruzzo non si doterà di una nuova legge regionale di riordino del settore. “La tutela ambientale e naturale attraverso il corpo forestale è prioritaria per preservare la ricchezza paesaggistica della zona – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -. Serve un intervento incisivo delle autorità competenti, sia nella gestione locale del settore sia attraverso l’uso di fondi nazionali ed europei che devono essere sbloccati con un certa incisività”.


Il rischio è di veder scomparire come attività economica il settore forestale e vivaistico della regione. Si chiede dunque di rendere operativo il progetto di legge regionale per rilanciare la forestazione abruzzese, snellendo, nel contempo, la prassi burocratica legata ai bandi. “Non serve una gestione debole e remissiva. Piuttosto – conclude la del Fallo - sapersi esporsi e creare le condizioni economiche per valorizzare una regione che, con le sue riserve e il Parco Nazionale, merita senza dubbio maggiore attenzione, soprattutto dopo le vicende accadute nei mesi scorsi”.

giovedì 10 dicembre 2009

Disattesi gli impegni governativi in Abruzzo, il commento della Del Fallo


La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti: “Le istituzioni avrebbero dovuto mobilitarsi prima e denunciare situazioni poco chiare”

Roma – “Che le promesse e gli impegni del Governo in Abruzzo siano stati disattesi, non è certamente una novità. Gli alloggi distribuiti, edificati soprattutto grazie all’intervento della Croce Rossa Italiana, non sono sufficienti e molte delle reali necessità della popolazione non sono state correttamente interpretate”. Questo il commento di Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, in merito alla mobilitazione permanente delle istituzioni, che rientrerà solamente quando il decreto per l’Aquila annunciato da Bertolaso, che dovrà contenere coperture finanziarie per la Regione, diventerà una realtà.
“Casi eclatanti di disagio non sono stati trattati dalla cronaca per non incidere negativamente sull’immagine del Governo”- prosegue l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro. “Le istituzioni, che avevano il dovere di denunciare situazioni poco chiare e porre i politici nazionali nelle condizioni di garantire provvedimenti certi per fronteggiare le esigenze della popolazione, hanno invece permesso che l’attenzione si spostasse su falsi interventi governativi, avallando una vera e propria operazione mediatica. Considerare il terremoto una catastrofe naturale significa sollevare le parti da quelle che sono invece loro responsabilità ben precise”.

lunedì 7 dicembre 2009

Crack sanità in Abruzzo, l’opinione della Del Fallo


La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Cause da ricercare nello scandalo Sanitopoli






L’Aquila - “Già la vicenda Sanitopoli, ben prima del terremoto, aveva messo in grave crisi il sistema sanitario regionale. La chiusura della clinica Villa Pini, la più prestigiosa d’Abruzzo, ha contribuito in maniera determinante al declino delle strutture ospedaliere locali. I cittadini delle altre regioni hanno preferito recarsi altrove per le loro cure mediche. Auspichiamo quindi, che le risorse messe a disposizione dal governo per la ricostruzione della Regione siano in gran parte destinate al risolleva mento della sanità abruzzese”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, in merito al buco di 60 milioni delle Asl locali. Le strutture sanitarie devono affrontare i costi di tutti quei cittadini residenti, che a seguito dell’emergenza post terremoto si sono recati in ospedali di altre regioni. Inoltre, dal prossimo anno la Regione dovrà ottemperare al piano di rientro, versando nelle casse dello Stato 150 milioni l’anno.



Luigino Smiroldo, viceresponsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti, punta l’indice nei confronti della politica del governo: “Lo Stato con una mano dà e con l’altra toglie – sentenzia l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - Questa vicenda è una doppia beffa per la regione Abruzzo. È impensabile che sulla Regione gravino i costi dei residenti che vanno a curarsi nelle regioni limitrofe. Ed è ancora più sconcertante che l’Abruzzo, già duramente martoriato, dovrà far fronte al piano di rientro imposto dal governo. Chiedo che il debito sia immediatamente azzerato”.